Terapie

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Terapie
1.

Terapia manuale

Secondo la definizione ufficiale dell'IFOMPT (Federazione Internazionale di terapia manuale dei Fisioterapisti), la terapia manuale ortopedica (OMT) è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche, basata sul ragionamento clinico e, che utilizza approcci di trattamento altamente specifici, che includono le tecniche manuali e gli esercizi terapeutici.

2.

Palestra riabilitativa

Il fisioterapista elabora un programma personalizzato di esercizi in base alla problematica e alle caratteristiche del paziente.

L’esercizio fisico è infatti un prezioso strumento per il recupero delle diverse funzionalità (sindromi dolorose, recupero post chirurgico, rinforzo, training dell'equilibrio) nonché promotore di uno stile di vita più attivo, mattone fondamentale alla base dell'equilibrio e del benessere della persona.

Nella nostra palestra troverete:

  • tapis roulant
  • cyclette
  • ellittica
  • leg press
  • isocinetica
  • pulley
  • spalliera
  • elastici e pesi
  • tavolette e materassini propriocettivi
3.

Riabilitazione vestibolare

Approccio conservativo mediante esercizi e terapia manuale specifica per il trattamento di problematiche legate al controllo dell'equilibrio. Questo tipo di trattamento trova impiego nelle sindromi vestibolari periferiche (vertigine parossistica posizionale benigna, sd di Menierè)  e  centrali (centrale acuta, sindrome cerebellare), functional dizziness. Attraverso l`esercizio si cerca di alleviare e risolvere i sintomi attivando meccanismi di compensazione e adattamento delle strutture centrali del nostro sistema nervoso per rimediare ai deficit.

4.

Ricondizionamento cardio respiratorio

La rieducazione all’esercizio fisico è un aspetto fondamentale della riabilitazione respiratoria che contribuisce a migliorare la dispnea e la qualità di vita dei soggetti affetti da patologie respiratorie croniche o in fase acuta.

Inizialmente viene fatta la valutazione della tolleranza allesercizio fisico, successivamente si imposta un programma di allenamento della forza, della resistenza e dei muscoli respiratori, strategie per migliorare la capacita› di esercizio, implementare l›aderenza del paziente all›attivita› fisica regolare.

5.

Trattamento disfunzioni posturali: scoliosi e Ipercifosi

Tramite l’approccio SEAS (approccio scientifico con esercizi alla scoliosi) elaboriamo specifici esercizi in continua evoluzione sulla base del tipo di disfunzione del paziente. Gli esercizi si basano su una forma attiva di autocorrezione, cioè il paziente prende consapevolezza della disfunzione e la corregge attivamente sia durante gli esercizi che successivamente durante le normali attività della vita quotidiana.

Per i pazienti affetti da scoliosi minori, l’obiettivo è quello di ridurre il rischio di peggioramento ed evitare il corsetto, il percorso li accompagna quindi in quella fase di crescita dove si accentua il carattere evolutivo della disfunzione, mentre per i pazienti già portatori l’obiettivo è supportare il mantenimento della correzione raggiunta, attenuare i fastidi legati all’utilizzo di tale ortesi, aumentarne l’efficacia è in fase finale prepararsi all›eventuale rimozione del corsetto. L’approccio trova applicazione anche nel trattamento del dorso curvo, sia in età infantile che in età adulta.

6.

Trattamento disturbi A.T.M.

La rieducazione dei disturbi dell›articolazione temporo mandibolare e› un approccio terapeutico finalizzato al recupero del corretto movimento dei capi articolari, alla risoluzione delle tensioni muscolari e delle deviazioni posturali patologiche.

7.

Linfodrenaggio

È una tecnica di massaggio mirata a stimolare i vasi linfatici, facilitare la circolazione della linfa e favorirne il deflusso da aree in cui è presente un disequilibrio tra accumulo di liquidi nei tessuti e capacità di trasporto del sistema linfatico. Viene utilizzato per trattare numerose condizioni tra cui:

  • linfedemi primari e secondari
  • insufficienza venosa
  • terapia di supporto del lipedema
  • edemi post traumatici e post chirurgici
  • ematomi
  • SDRC (sindrome dolorosa regionale complessa)
8.

Manipolazione fasciale metodo stecco

È un efficace metodo di terapia manuale che approccia la fascia sia dal punto di vista muscolo scheletrico che viscerale. Il metodo non si concentra solo sui sintomi o sull’area di dolore perché la maggior parte delle volte il dolore o la disfunzione sono causati da un trauma precedente, dispercezioni, compensi, problemi viscerali e/o traumi emotivi.

Il terapista presta quindi massima attenzione alla storia clinica del paziente e individua le zone di maggior alterazione fasciale, cercando quindi di ottenere maggior scorrimento e rilassamento del tessuto connettivo.

9.

Dry needling

Nel dry needling vengono utilizzati degli aghi di agopuntura sterili e monouso con minima invasivita› e senza impiego di farmaci, per raggiungere i trigger point miofasciali e ottenere un rilasciamento. Trova quindi impiego nel trattamento del dolore in numerosi distretti anatomici.

10.

Terapie fisiche

La terapia con ultrasuoni utilizza le onde acustiche ad alta frequenza per stimolare il riassorbimento dei liquidi che provocano un’infiammazione e per ottenere un effetto antalgico, È una tecnica non invasiva e non dolorosa, agisce per effetto termico meccanico.

11.

Tecarterapia

È una tecnica non invasiva che utilizza le radiofrequenze per stimolare i naturali processi riparativi ed antinfiammatori nei tessuti, superficiali e profondi. Il suo funzionamento è basato sul principio del condensatore capace di generare un aumento della temperatura all’interno della regione anatomica bisognosa di cure. Il calore che si crea induce poi i seguenti effetti benefici:

  • aumento della circolazione sanguigna
  • stimolazione del drenaggio linfatico
  • aumento dell’attività metabolica (miglior ossigenazione e eliminazione scorie e cataboliti)
  • rilascio di endorfine e riduzione del dolore


Tecar e ultrasuoni possono essere utilizzate nei trattamenti dove si ricerca l’effetto antifiammatorio e il beneficio del calore ad esempio:

  • tendiniti e tendinopatie
  • lesioni muscolari
  • ematomi/edemi post traumatici
  • cicatrici
  • contratture
  • borsiti
  • artrosi


Data la mancanza di studi a riguardo, viene sconsigliato l’uso della TECAR nei pazienti minori di 12 anni, donne in gravidanza, epilettici. Si consiglia una previa valutazione medica nei casi di disfunzioni cardio vascolari, neoplasie, pacemaker, impianti ferromagnetici. In questi casi, se l’utilizzo del macchinario avviene in un distretto lontano dall’area affetta, il medico potrebbe autorizzare l’esecuzione della terapia.

12.

Fibrolisi

Tecnica di trattamento dei tessuti molli tramite l’utilizzo di strumenti metallici (fibrolisori) che, applicati sulla pelle, permettono una penetrazione più profonda e precisa sul tessuto da trattare, applicando una forza minore. L’effetto terapeutico si esplica mediante miglioramento della vascolarizzazione, disgregazione delle aderenze, miglioramento della mobilità tra i tessuti. Il trattamento trova quindi impiego in diverse problematiche (tendinopatie, aderenze miofasciali, cicatrici chirurgiche, sindromi dolorose).

13.

Riabilitazione a domicilio

Servizio fondamentale per venire incontro alle esigenze di pazienti impossibilitati a recarsi in studio, il fisioterapista segue il paziente nel suo ambiente domestico, oltre al lavoro di rinforzo muscolare e mantenimento della quota motoria, valuta la presenza di barriere o pericoli che aumentano il rischio di cadute, elabora strategie per migliorare l’ergonomia e implementare le autonomie per quanto possibile.

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